Parchi e riserve: quanto verde da scoprire in Salento

Il Salento, con la sua bellezza selvaggia e incontaminata, è un vero paradiso per gli amanti della natura: tra oasi e riserve naturali, presenta ben 32 siti protetti e di grande impatto paesaggistico. Qualche giorno di vacanza qui ti permetterà di osservare una fauna straordinariamente ricca, che include specie in via di estinzione ed una vegetazione sorprendente per varietà e colori. In questo articolo, ti porteremo alla scoperta di alcuni parchi e riserve che punteggiano il panorama salentino sia sulla costa occidentale sia su quella orientale ma anche nell’entroterra, semplicissimi da raggiungere partendo proprio da una location immersa nel verde: la Tenuta Rocci Cerasoli.

1.Bosco del Rauccio, un’oasi di biodiversità

Situato nell’entroterra salentino a soli 15km da Lecce, il Parco Naturale Regionale di Rauccio è un’area protetta che ospita una varietà straordinaria di habitat, tra cui boschi, pinete e macchia mediterranea. La parte più conosciuta è proprio quella del bosco di lecci, sopravvissuta al disboscamento degli anni ‘30 e ricresciuto spontaneamente tra piante di lino selvatico, orchidee e cisto rosso. Tanti gli animali che si possono incontrare tra volpi, ricci e tassi così come raganelle e rospi e, volgendo lo sguardo al cielo, anche cardellini, fringuelli, usignoli e pettirossi. Ottima meta per escursioni a piedi o in bicicletta attraverso i suoi sentieri panoramici e suggestivi.

2.Cesine e Laghi Alimini, il paradiso degli uccelli

La Riserva Naturale “Le Cesine” è una preziosa e longeva area protetta (risale al 1980) che si estende a partire da San Cataldo e nei territori del comune di Vernole. Con i suoi stagni, le dune sabbiose e le pinete costiere, è un rifugio per numerosissime specie di uccelli migratori, in particolare quelli acquatici, che in massa vengono qui a nidificare. Stiamo parlando, dunque, di un vero e proprio paradiso per gli appassionati di birdwatching, che in base ai diversi periodi dell’anno possono osservare ristorarsi fenicotteri, germani reali, falchi di palude e falchi pescatori, aironi pellegrini e pellicani. Sempre lungo la costa adriatica del Salento si trova l’Oasi protetta degli Alimini che comprende i due omonimi laghi: Alimini Grande, alimentato dal mare, e Alimini Piccolo, alimentato da acque dolci sorgive. Attorno ai laghi regna incontrastata la vegetazione spontanea, ricca di piante mediterranee anche rare come l’orchidea di palude, dimora perfetta per fenicotteri, oche selvatiche, germani reali, gru, oltre a molte specie di rapaci diurni e notturni, anfibi e rettili, ma frequentata anche da volpi, cinghiali, scoiattoli, tassi, ghiri e conigli selvatici.

3.Porto Cesareo e Porto Selvaggio: i tesori della costa jonica

L’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e il Parco di Porto Selvaggio rappresentano dei veri e propri gioielli della costa ionica del Salento. Mentre l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo protegge le acque cristalline e i fondali ricchi di biodiversità, offrendo agli amanti dello snorkeling e del diving un’opportunità unica di esplorare la ricchezza marina del territorio, il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio – salvato dalla speculazione edilizia grazie al sacrificio dell’eroina salentina Renata Fonte – incanta con le sue scogliere maestose, le calette appartate e la rigogliosa macchia mediterranea che si estende fino al mare. Entrambe le aree invitano i visitatori a immergersi nella bellezza della natura, regalando momenti di pace e serenità in un ambiente ancora incontaminato.

4.A spasso per la riviera ugentina

Sempre restando sulla “West Coast” salentina, Punta Pizzo e il Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento offrono un mix di paesaggi mozzafiato e una ricca biodiversità marina e terrestre. Punta Pizzo, con le sue scogliere rocciose e le spiagge di sabbia dorata, incanta i visitatori con acque cristalline e i tramonti con la Calabria all’orizzonte. Nel Parco Litorale di Ugento, invece, si estende una costa sabbiosa senza fine, fiancheggiata da dune costiere e caratterizzata da una vegetazione mediterranea lussureggiante. Entrambe le aree offrono l’opportunità di immergersi completamente nella salubrità della natura, con possibilità di praticare escursioni a piedi o in bicicletta lungo i sentieri turistici o semplicemente godersi il sole e il mare in una cornice naturale straordinaria.

5.Da Otranto a Tricase sulla “East Coast”

Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase si estende per 3000 ettari lungo la costa orientale del Salento vantando paesaggi mozzafiato, scogliere vertiginose e baie nascoste. Un’area dove la storia è dominante: pajare, masserie, torri costiere del Cinquecento, muretti a secco, numerose grotte ed insenature spettacolari come quella del Ciolo a Novaglie ti lasceranno a bocca aperta. Il Bosco di Tricase, inoltre, è unico in Italia per la presenza della quercia vallonea, in particolare la “Vallonea dei cento cavalieri” che si trova sulla strada tra Tricase e Tricase Porto. Deviando più nell’entroterra, infine, si può visitare il Giardino Botanico della Cutura a Giuggianello, un’oasi di frescura e tranquillità, ideale per rilassanti passeggiate nella natura. Esplorare i parchi e le riserve naturali del Salento è un’esperienza che permette di immergersi completamente nella bellezza selvaggia e autentica di questa regione. Prenotate ora il vostro soggiorno presso la Tenuta Rocci Cerasoli e preparatevi a scoprire il verde del Salento, esplorando le sue oasi protette, i suoi boschi e le sue coste incontaminate, per un’esperienza indimenticabile a stretto contatto con la natura.

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